La simbologia del TAU acquistò un significato profondo per S. Francesco, dal momento in cui nel 1215 Innocenzo III promosse una grande riforma della Chiesa Cattolica ed egli ascoltò il sermone del Papa in apertura del Concilio Laterano IV, contenente la stessa esortazione del profeta Ezechiele nell’Antico Testamento: “Siamo chiamati a riformare le nostre vite, a stare alla presenza di DIO come popolo giusto. Dio ci riconoscerà dal segno Tau impresso sulle nostre fronti”. L’anziano papa, nel riprendere questo simbolo, avrebbe voluto – diceva – essere lui stesso quell’uomo “vestito di lino, con una borsa da scriba al fianco” e passare personalmente per tutta la Chiesa a segnare un Tau sulla fronte delle persone che accettavano di entrare in stato di vera conversione [Innocenzo III, Sermo VI (PL 217, 673-678)].
I nostri Tau, realizzati a mano e nella preghiera dalle Monache Clarisse (Ordine di Santa Chiara di Assisi) e dalle Monache Benedettine (Ordine di San Benedetto da Norcia), Piccole Sorelle di Gesù (Ordine di Beato Charles de Foucauld), Monache del Cuore Immacolato;vogliono essere il segno distintivo di chi desidera “intraprendere il santo viaggio” della conversione incontro a Cristo povero e crocifisso.
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