..di Daina Aurora Prato e Davide Rubino..
…Ecco che forse ci avviamo verso la lenta uscita da questo periodo di “reclusione forzata”.
E` sicuramente stato un periodo difficile e sacrificante, ma che ci ha portato, un po’ tutti, a riflettere sulle vere priorità.
Ce ne ricorderemo una volta che tutto questo sarà finito, oppure torneremo nuovamente a vivere come “automi”?
Ci facciamo questa domanda ogni qual volta si parla di lenta ripresa della normalità. Ci chiediamo se riusciremo a guardarci negli occhi, a fermarci su noi stessi, a godere della presenza e dell’amore dei nostri cari ed arriviamo ad una conclusione:
vogliamo farlo e dobbiamo farlo!!!
E’ necessario farlo prima di tutto per noi, perché meritiamo di essere felici e la felicità come si raggiunge se non godendo a fondo della presenza di chi amiamo e che ci ama?
Poi è importante farlo per gli altri, perché come noi, anche loro meritano di essere felici.
In questo periodo, dando un’occhiata ai vari profili social, ci siamo resi conto che molti spesso si soffermano sottolineare la negatività della situazione (che certamente per chi è coinvolto direttamente nella malattia è umanamente disastrosa) ma dall’altra parte sminuiscono tutto ciò che di positivo possiamo trovare.
“Perché?” Ci siamo chiesti.
Perché cercare a tutti i costi di coltivare e fomentare la rabbia e la paura spesso in maniera artefatta, solo per aver letto articoli, di cui il più delle volte nemmeno conosciamo la fonte (molte volte inattendibile) e spariamo anche a vuoto?
Abbiamo trovato una risposta, secondo noi, plausibile: viviamo spesso di lacune affettive ed emozionali che ci portano a vedere tutto in maniera negativa e non ci rendiamo conto che i primi a ferire e a far del male con questi atteggiamenti, non sono gli altri a cui pensiamo di rivolgerci, ma a noi stessi!
Proviamo allora ad amarci un po’ di più, pensando, quando scriviamo, diciamo o pubblichiamo qualcosa, di stare parlando con quel noi stessi, con nostro figlio o con qualcuno che amiamo.
Ci rivolgeremmo comunque negativamente o cercheremmo di confortarlo e di gioire insieme?
Poi abbiamo pensato che forse gli altri hanno bisogno anche del nostro aiuto per ritrovare un po’ di quella felicità persa o nascosta.
Allora anche noi nel nostro piccolo possiamo aiutare gli altri nel trovare un po’ di serenità.
Come?
Possiamo iniziare a pubblicare sorrisi, momenti buffi della nostra vita quotidiana, possiamo postare video divertenti o di incoraggiamento…
Siamo sicuri che a qualcuno arriverà quel messaggio di conforto e di gioia…ed anche se questo servisse ad aiutare una sola persona sarà stato importante.
Crediamo fermamente che, se Dio ci ha voluti Fratelli (e non cugini o amici), è proprio perché, come tali, dobbiamo sostenerci nelle difficoltà e gioire della felicità reciproca.
Quindi, tagliamo fuori il più possibile quell’automa anaffettivo che si attiva in noi nella vita quotidiana “normale” e blocchiamo quell’io distruttivo e fautore dell’odio verso noi stessi e verso gli altri.
Amore è la parola chiave!
Amiamoci come Lui ha amato noi! Vi vogliamo Bene Fratelli! 🙂
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