..di Marina e Francesco Giovine
Ci siamo conosciuti per strada, in una piazzola di sosta…detto così non è proprio romantico ma è quanto realmente successo.
Era il mercoledì della settimana santa 2010 ed eravamo in viaggio verso Assisi. La nostra storia inizia proprio così, con un viaggio.
Provenivamo da due paesi distanti tra loro 100 km ed entrambi eravamo accomunati dal desiderio di superare le nostre diverse esperienza di dolore che avevamo vissuto poco prima.
Probabilmente restare fermi poteva voler dire chiudersi e rimanere ancorati a quella storia finita male o alla mancanza inevitabile che un lutto lascia dietro di sé.
Fu per questo che la scelta di mettersi in viaggio fu la quasi naturale risposta a quella scomoda e incerta proposta dei Frati francescani di trascorrere la “Pasqua dei giovani ad Assisi”. Da quel viaggio è iniziato il nostro cammino.
Intendiamoci, prima che la nostra storia decollasse, nello stesso anno abbiamo scelto di continuare a metterci in viaggio entrambi e singolarmente.
Così ci siamo ritrovati a partecipare insieme alla marcia (sempre ad Assisi…sarà una fissazione o chissà…) e ad un viaggio in Albania (sempre con frati e suore, sia chiaro…) e grazie a questo metterci in movimento, abbiamo avuto la possibilità di iniziare a conoscerci e a piacerci!
Nacque così in noi il desiderio di conoscersi un po’ più seriamente cercando di organizzarci al meglio per ridurre i 100 km di distanza tra i nostri paesi. Ma ecco che per motivi di lavoro la nostra storia passò da 100 a 400 km di distanza, rigorosamente relegati ai fine settimana e alle vacanze più lunghe.
Che belli sarebbero stati quei weekend o quelle vacanze trascorse comodamente al mio o al suo paese…ma i frati francescani (sempre loro!!!) continuavano a farci scomode proposte!
Ecco allora che scegliemmo di continuare a viaggiare insieme, in coppia…anche con Dio.
La scelta di mettersi in macchina e affrontare un po’ di chilometri fu la quasi naturale risposta a dei week-end di spiritualità e ad altre esperienze, aperte a coppie di fidanzati o promessi sposi, che ci diedero la possibilità di crescere come persone, prima ancora che come fidanzato o fidanzata.
Tra un’esperienza e l’altra però non ci facevamo mai mancare la ormai consueta e annuale “Pasqua dei giovani ad Assisi”.
Così, passo dopo passo, un’esperienza dopo l’altra, crebbe in noi un desiderio più grande, quello di scegliere definitivamente di viaggiare insieme… nel matrimonio.
Non fu facile, anche qui si trattava di scegliere, guarda caso, tra aspettare (la fine di un dottorato, l’arrivo di un trasferimento, l’acquisto di una casa non si sapeva dove, migliori condizioni economiche e diecimila pensieri) e mettersi in viaggio.
Optammo per la seconda scelta!
“Se vuoi andare in fretta va da solo, se vuoi andare lontano scegli un Compagno di viaggio”, recitava una frase scopiazzata in una delle esperienze fatte assieme (sempre ad Assisi, ormai è scontato!) e finita sul nostro biglietto di invito per il matrimonio… e fu l’inizio di un altro entusiasmante viaggio.
Di lì si sono succeduti due doni meravigliosi, Emanuela e Matteo, tre traslochi per motivi di lavoro (…un po’ meno meravigliosi) e tante piccoli/grandi scelte:
…scegliere tra il desiderio di una mamma di dedicarsi a tempo pieno e indeterminato alla casa e quello di ricercare un lavoro che compensasse gli studi di una vita…
…scegliere tra l’accontentarsi di una situazione comoda e sicura vicina ai luoghi di origine oppure lanciarsi in spostamenti lavorativi carichi di ignoto…
…scegliere tra chi ti dice “Che bello! Un maschio e una femmina, ora siete apposto!” oppure continuare ad aprirsi alla vita.
Il viaggio continua e con sé porta sempre quei bivi di fronte a cui non si sa bene se fare di testa propria o seguire le indicazioni del Signore…che a volte ci sembra un vero e proprio “Navigatore” 🙂
E’ in questi momenti che ritornano alla mente quelle frasi ascoltate il giorno del nostro matrimonio:
“Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non affannatevi dunque per il domani”.
La bussola torna ad essere quella Parola scelta nel giorno della “grande scelta”.
Il viaggio così è più bello, anche con le sue difficoltà, perché fatto insieme è arricchito da tanti piccoli grandi gesti: una benedizione reciproca prima di andare a dormire, una preghiera fatta assieme prima di mangiare, la lettura di una fiaba anche quando gli occhi si chiudono, l’imparare a riempire prima il bicchiere di tua moglie e poi quello tuo, l’aprire agli ospiti la porta di casa.
Ecco allora che non sarà importante effettivamente dove il viaggio ci porterà, quello che succederà, l’importante sarà farlo insieme…sì, insieme anche con Dio…e verso Dio.
Marina+Francesco
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Grazie, “Il Signore ti dia Pace!”
Roberto dice
Vorrei sapere cosa hai scelto, Marina, se fare la mamma e moglie a tempo pieno o se conciliare anche il lavoro
Marina dice
Ciao Roberto,
ho scelto la famiglia unita, lo stare insieme.
Al momento, lavorare voleva dire non potermi spostare con mio marito ed abbiamo preferito e scelto di non dividere la famiglia. Questo non vuol dire che non potrà arrivare il momento anche per me di lavorare, non abbiamo escluso questa possibilità. Ho solamente dovuto “sacrificare” questo aspetto in questo momento.
PAOLA dice
Vi auguro tutto cio che desiderate e che il Signore vi concederà. Grandissima scelta la vostra,. L’augurio di continuare con costanza e fiducia in Colui che avete scelto per la vita in comune. Un abbraccio da una mamma
Marina dice
Ciao Paola,
grazie mille per l’affettuoso augurio.