..di Pietro Antonicelli e Filomena Scalise
Ieri ho visto lo spot della Durex, la nota marca di profilattici. Lo spot è del 2013. Ne ho visto uno più datato uscito -credo in Olanda- qualche anno prima. Immagini diverse ma la logica è la stessa e lo stesso messaggio: I figli ti castrano, preservati da loro!
Cosa ti castrano i figli? Beh, le immagini parlano chiaro, ma molto più sottile è il messaggio che si fa passare: i figli ti creano problemi, ti rovinano la festa, non ti lasciano star stravaccato sul divano…ti rompono…meglio evitare questo “effetto collaterale” usando i preservativi (che poi, per chi non lo sapesse, non sono sicuri al 100% ma lasciano un margine molto ampio alle probabilità di quelle che vengono definite “gravidanze indesiderate” ed anche al contagio di malattie sessualmente trasmissibili).
Il mondo preferisce preservarsi dalle scocciature…preferisce morire di noia piuttosto che vivere. Preferisce e consiglia la sterilità per non avere problemi.
Inoltre il messaggio lanciato da pubblicità vuole essere universale, infatti i tre protagonisti dello spot sono un uomo occidentale, un asiatico e un africano. E’ per tutti!
Alla Durex i figli metteranno tristezza…e triste e desolante e la logica che c’è dietro, ma c’è da riconoscere la capacità di comunicare attraverso “story-telling” un messaggio che, in questo caso, secondo me non è positivo.
Spero che anche noi cristiani, attraverso le arti visive, attraverso la musica e la scrittura possiamo essere sempre più in grado di narrare una visione diversa del mondo, dell’uomo e della realtà.
Buon lavoro a tutti e buona visione:
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