..di Pietro e Filomena “Sposi&Spose di Cristo”..
“Papà, ancora tombe? Basta, non è un cimitero!”
Avete presente quando per anni avete fatto la stessa cosa e non pensate che quella cosa possa essere vista in un modo nuovo? Beh, a volte capita che una figlia cinquenne, con una domanda ovvia, ti metta innanzi ad una verità che ancora non conoscevi, o che avevi dimenticato.
E’ successo che, come ormai molti amici che ci seguono sanno, con la famiglia ci siamo trasferiti nuovamente in Umbria e abitiamo a 10 minuti da Assisi e Santa Maria degli Angeli.
Dopo aver sistemato alla meglio gli scatoloni nella nuova casa in affitto, è scattato il sabato pellegrino (e turista) per le vie di Assisi.
Le nostre figlie sono nate qui in Umbria, ma ricordavano poco della città e durante il nostro piccolo pellegrinaggio familiare ci hanno fatto notare una cosa ovvia, ma che davvero non avevamo considerato: Assisi è piena di tombe! Non solo nel cimitero, come in ogni paese o città, ma ad Assisi le tombe sono anche nelle chiese e venire ad Assisi, in parte, significa anche fare un lungo giro delle tombe presenti.
Le più famose sono quelle di San Francesco e santa Chiara, ma ce ne sono anche tante altre tra cui, da poco in una chiesa, anche il corpo del giovane beato Carlo Acutis (a cui abbiamo dedicato il nostro libro “#Influencer dell’ #Amore – ed. San Paolo).
Ma come può un luogo pieno di tombe affascinare così tante persone?
Solitamente quando sei in un luogo pieno di tombe pensi più o meno consciamente anche al destino che tocca ogni uomo ed ogni creatura: la morte. E un po’ ti viene da pensare anche alla tua con non indifferenti carichi di paura e tristezza.
Qui ad Assisi, invece, la cosa a cui ti viene da pensare è la vita. Già. Ci sono tombe e ti senti vivo: perché?
Innanzitutto in un luogo così, senza sapere perché, ti ritrovi a pensare alla tua vita e ti rendi un po’ conto che forse il più delle volte durante le giornate pensi ad altro e a volte anche alla paura della morte; ma poco, sempre fin troppo poco nel quotidiano pensi a quel grande dono complesso e misterioso che hai ricevuto: la vita, appunto.
Poi, stranamente in questo luogo (come in tanti altri luoghi dove sono sepolti i santi) riesci a immaginare che sia naturale che oltre la vita terrena ci sia un luogo buono che ti attende.
Guardi verso queste tombe e ti riscopri a pensare alla vita eterna e a vederla non come qualcosa che ti spaventa ma come una terra promessa, una terra in cui la pioggia fa capolino solo per irrigare i campi e il sole splende come in un caldo giorno di autunno.
E ti immagini lì, per grazia, sempre per grazia, ma ti arrischi ad immaginarti lì…o forse ti scopri già che parte del tuo cuore abita già lì grazie a chi ti ha preceduto in questa vita, e grazie al Creatore.
Già, il Creatore, o meglio chiamarLo come a Lui piace essere chiamato: “Padre”.
In questa città piena di tombe, pare che tu abbia la possibilità di distogliere per un attimo lo sguardo dal tuo ombelico, dai tuoi guai, da te stesso…per guardare a Dio. Quel Dio che è tuo Padre.
E allora, citando Carlo Acutis, questo giovane amico che trovi ad Assisi nel Santuario della Spogliazione, possiamo affermare che:
“la tristezza è lo sguardo rivolto verso sé stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio”.
Beato Carlo Acutis
Qui la morte non ti atterrisce perché la guardi con gli occhi di Cristo, che ha vinto la morte.
Qui ti ritrovi vivo perché grazie a questi santi che incontri vedi che l’umano che ti appartiene è chiamato a vivere per sempre.
E, la consolazione più grande è che questa verità puoi ricordarla ogni giorno, anche non abitando ad Assisi o in un luogo con particolare presenza di santi…
Ogni giorno “chiusa la porta della tua camera puoi incontrare il Padre tuo” e puoi dedicare un minuto a guardare a Dio, ad orientare a Lui il tuo sguardo.
E sarai sempre più cosciente che la Gioia senza fine riguarda anche te.
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Grazie, “Il Signore ti dia Pace!”
Elena dice
Grazie ragazzi! Come al solito mi date sempre delle “chicche” bellissime. Sono stata malissimo per un calcolo in cistifellea ed ho fatto 10 gg di ricovero ed intervento ma, leggervi , mi da una carica in più. Un abbraccio a voi tutti
Elena
Sposi & Spose di Cristo dice
Un abbraccio grande e forte ad una combattente grande come te 😉 baci, Pietro e Filomena